mk e Nuovo Teatro Nuovo / Fondazione Campania dei Festival/Napoli.Teatro Festival Italia
KAMIKAZE
a cura di mk: Lorenzo Bianchi, Biagio Caravano e Michele Di Stefano
con Caterina Carpio, Daniele Fior, Giovanni Franzoni, Massimiliano Loizzi, Candida Nieri, Valentina Vacca
scene e costumi Graziella Pepe
disegno luci Simone De Angelis
Ha un'autobomba. Inserisce la chiave nel blocchetto e la gira.
La macchina esplode. Esce.
Apre il cofano e controlla.
Chiude il cofano e torna dentro.
Gira la chiave.
La macchina esplode. Esce e sbatte la portiera, disgustato.
Prende a calci la ruota. Si toglie la giacca e scivola sotto il telaio.
Tossisce.
Riscivola fuori e si pulisce la camicia macchiata di grasso.
Si rimette la giacca. Entra. Gira la chiave.
La macchina esplode in un fuoco d'artificio di lamiere, disintegrando finestre per
interi isolati. Esce e bestemmia.
Chiama un carro attrezzi.
Rimorchiano la macchina fino a una stazione della Exxon.
Il meccanico entra e gira la chiave.
La macchina esplode, distruggendo la pompa della benzina.
L'insegna rossoblu della Exxon scoppia come un palloncino.
Il meccanico esce. Ha un'autobomba, dice.
L'altro sgrana gli occhi.
Questo lo so già, risponde.
(Mark Leyner, Mio cugino il mio gastroenterologo)
Mentre cercano una chiave per comprendere come realizzare uno spettacolo che avrebbe senso solo con una grande esplosione di tutte le immagini prodotte dalle estetiche della violenza, gli attori di kamikaze scivolano impercettibilmente in una dimensione diversa, abbracciano la filosofia del turismo contemporaneo e allegramente inscenano il caos della loro condizione di totale spaesamento. forse uno spettacolo sulla retorica del potere e sulla dura legge dell'entertainment - elicotteri di Apocalypse now inclusi.
mk e Nuovo Teatro Nuovo / Fondazione Campania dei Festival/Napoli. Teatro Festival Italia
in collaborazione con Teatro Stabile Napoli
GIUDA
a cura di mk: Lorenzo Bianchi, Biagio Caravano e Michele Di Stefano
con Giovanni Franzoni
musiche e scenografie sonore Lorenzo Bianchi
disegno luci Simone De Angelis
scene e costumi Graziella Pepe
si ringrazia per la collaborazione il Teatro Stabile di Napoli
mk ringrazia Jean-Philippe Lambert, Hubert Westkemper, Daniele Segre Amar e Sylvain Cadars
l'esposto
l'appeso
il traditore
il dodicesimo
l'iniziato
Hakim
il predestinato
Anthony Quinn in Zorba il Greco
Iker Casillas nello spogliatoio prima della partita
il performer
il performer
il performer
Attraverso l'ascolto in cuffia di un paesaggio sonoro che sembra anticipare sottolineare o irridere le azioni del performer - che agisce in realtà nel silenzio più assoluto - il pubblico è testimone di una lotta contro il tempo, quel tempo che ha in serbo per il protagonista un percorso già scritto, che lo fa sprofondare nella condanna della ripetizione o nella misteriosa consapevolezza dell'iniziato.
L'attore rimane sospeso tra queste due condizioni, aggrappato al momento che precede ogni azione, come un portiere nello spogliatoio prima della partita prefigura ciò che il suo corpo dovrà sforzarsi di compiere.
L'impassibile Giovanni Frazoni sembra generare e subire con lo stesso aplomb il paesaggio sonoro entro il quale viene immesso suo malgrado.