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PISCINA MIRABILIS

# uno stato eternamente nascente

progetto atmosferico 2022-23 >
in collaborazione con Triennale Milano

e Istituto di Alti Studi Coreografici
spazio nomade di ricerca

concept Michele Di Stefano
a cura di mk

Durata da 120’ a 180’



PREMESSA

Piscina Mirabilis nasce dal desiderio di rivolgersi innanzitutto ad una vastissima e non esclusiva comunità di danzatori-danzatrici, performer, attori-attrici, atleti e atlete, corpi, figure e persone il cui indirizzo è quello di proiettarsi sulla scena, una scena che non necessariamente coincide con quella canonica dell’attività professionale di spettacolo. La scena diventa luogo inaspettatamente quotidiano, dove il corpo ed il pensiero in movimento possano agire non informati da un ruolo predefinito.

Desideriamo intercettare quell’eccesso energetico che segretamente alimenta un numero molto ampio di persone interessate a ricercare la propria individualità anche nel movimento, come postura e tensione non direzionata da alcuna pratica pre-esistente ma aperta ad una comprensione inaudita di sé e degli altri sulla base di pure espressioni dinamiche.

Piscina Mirabilis mira ad incontrare i corpi in uno stadio che precede ogni risultato formale e progettuale e artistico, nella libera concentrazione di un fare che viene prima di ogni servizio alla performance, al pubblico, all’organismo di produzione, allo studio finalizzato, allo ‘sharing’ e al laboratorio. Evidentemente incontrarli mentre sono intenti a ‘qualcos’altro’, che è impossibile nominare.

Piscina Mirabilis vuole favorire la messa in atto di una incandescenza dei corpi in uno spazio aperto, circoscritto dalla possibilità di essere lì esclusivamente per trasformare lo spazio in un luogo di scambio immediato, sempre in totale perdita rispetto ad un’idea di compimento estetico.

Piscina Mirabilis crea un tempo, una durata e quindi un ambiente dove manipolare con cura questa estroversione e articolazione fisica di sé, con l’unica certezza di essere circondati dallo stesso potenziale di altri corpi, in una coabitazione morbida sempre consapevole dell’ambiente in cui si evolve.
Arbitraria nonchalance di una intensità fisica non commerciabile.



L'APPUNTAMENTO

Prima dello spettacolo, prima delle prove, del laboratorio, dell’allenamento, del riscaldamento: il corpo.
Un luogo temporaneo dedicato alla ricerca, dove immergersi nell’accadimento puro, senza gerarchie di potere, senza accademismi, trasmissione, formazione. Una strana abitudine da costruire senza discorsi, una piscina alla quale tornare.

Ogni sessione avrà la durata tra le due e le tre ore. All’ingresso si viene accolti/e e istruiti/e sulle condizioni base per accedere allo spazio dopo di che ogni comportamento e sviluppo è affidato al corpo di chi partecipa.
Alcune semplici regole di accesso allo spazio favoriranno la discesa al corpo con l’unica certezza di essere in un luogo molto esposto e molto intimo insieme.

Per ciascuna sessione viene creata una cronologia ambientale di evento, che può essere sonora visiva e atmosferica, indipendente ed autonoma rispetto allo sviluppo dell’azione interna, affidata ad una unità artistica di volta in volta differente.

Nella ricorrenza dell’appuntamento si tende a costruire l’abitudine ad un luogo del possibile, dove articolare la corporeità senza selezioni o gerarchie, con un potenziale di indagine e ricerca che possa includere la preziosa fragilità della creazione di un ambiente inedito, esposto alle intemperie.

Piscina mirabilis è aperto a chiunque voglia sperimentare e contribuire a creare questo appuntamento ricorrente. Nello spazio si accede dopo aver letto le regole del suo accadere.
Piscina mirabilis potrà essere anche visitata per il puro desiderio di guardare.



“Io penso ad un’altra idea di natura, cioè a quella di nascita, di mondo come luogo in cui noi tutti, viventi destinati a scomparire, veniamo alla luce. E’ questa natura comune – insisto – che ci permette di pensare a chiunque, animale umano o non umano che sia, nel suo pieno diritto di vivere liberamente nel mondo senza danneggiare nessun altro. Direi non un’utopia, ma un’idea fondativa. Basarsi sulla nascita, e non sulle origini, vorrebbe dire pensare allo stesso tempo uno spazio comune e, in esso, il continuo rinnovamento delle generazioni.”
“Non è che gli animali si smarchino dalla produttività, è che la ignorano del tutto, beati loro.”




GALATEO

Grazie per voler partecipare e per rispettare alcune semplici regole: questo è un luogo dedicato alla ricerca, aperto, dove immergersi nel movimento, dove esplorare l’articolazione fisica di sé, senza riflessione.

Nello spazio di Piscina si accede senza scarpe.
Ti chiediamo di rispettare la consegna assoluta del silenzio.
La prossimità e la convivenza tra i corpi sono la segreta risorsa di ognuno.
Il contatto, quando accade, è sempre lieve, non manipolatore.
Prendi spazio, lascia spazio, sono gli altri a suggerirti come.
Evita ogni schema di movimento precostituito; l’ambiente suggerisce la postura.
Per quanto esposto, il corpo non si esibisce. Lascialo nuotare.
Lo sguardo ha la stessa dolcezza del tuo fare.
Entra ed esci quando ti pare.
II piacere è la conseguenza diretta di ogni sforzo.

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