Leone d'argento per la Danza
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Il Leone d’argento per la Danza è stato attribuito a Michele Di Stefano per aver introdotto attraverso la coreografia un corpo vibratile e musicale coincidente con l’immagine dell’uomo in continua osservazione del paesaggio e della geografia. Per aver scelto il linguaggio della danza allo scopo di dar luogo a camminamenti antropologici che ci lasciano intuire la presenza di tribù organizzate per posture, dinamiche irregolari, e decostruzione dei perimetri spaziali, all’interno di ciascuno di noi. Michele Di Stefano ci illustra col corpo la fauna e la flora che insieme irrorano la capacità dell’uomo di trasfigurarsi, e salvarsi, col gesto della danza.